L’eccellenza operativa.
Al vostro servizio.
L’eccellenza operativa.
Al vostro servizio.
Esperienza OPerational EXcellence e soluzioni manageriali su misura.
Siamo un team di consulenti esperti nel campo Operations che, con passione, impegno e onestà, aiutano le imprese ad eccellere e a competere sui mercati mondiali.
La capacità di lavorare a tutti i livelli dell’organizzazione consente ai consulenti OpexSolutions di porsi come efficaci protagonisti del cambiamento culturale aziendale.
Al nostro core, utilizziamo le metodologie innovative dell’Operational Excellence per il miglioramento di servizio, qualità, costi e innovazione di prodotto: leve strategiche per il successo dell’impresa.
Approccio Concreto.
La concretezza, l’approccio “Just do it”, e l’esperienza maturata da parte di chi ha appreso i concetti, li ha messi in pratica, li sta concretizzando in decine di progetti e continuerà a farlo, sono la garanzia dei risultati futuri.
Crediamo fortemente che il Consulente sia un Realizzatore che si affianca alla Direzione aziendale per implementare i progetti assegnati.
Un partner di fiducia.
Passione, impegno e onestà, sono i valori che ci guidano nell’aiutare le imprese verso l’eccellenza.
Una grande esperienza maturata sia nel supporto di PMI sia al fianco di grandi multinazionali in Italia e nel mondo ci consente di adottare il giusto approccio per qualsiasi problematica e realtà aziendale: affidandoti ad OpexSolutions saprai di poter contare su un team competente, disponibile e affidabile, che resterà al tuo fianco in tutte le fasi del processo di cambiamento e ottimizzazione della tua azienda.
Lavoreremo per raggiungere insieme gli obiettivi prefissati.
Vision
Chi si impegna per la propria comunità dà senso e valore alla propria esistenza.
Mission
Migliorare le performance economiche e finanziarie delle realtà operanti nella propria zona attraverso l’applicazione dei più moderni ed efficaci metodi di gestione operativa.
Valori
Impegno
Affidabilità
Riservatezza
Fermezza nei Principi
Cordialità nei Modi
Formazione Continua
Concretezza, Esecuzione
Lavorare con Arte
Prudenza nell'Agire
Capacità di dire di No
I nostri Servizi
Clicca su ogni box per saperne di più!
Ottimizzazione dei processi, sviluppo organizzativo e digitalizzazione
Gestione del cambiamento, dal passaggio generazionale alle crisi aziendali
M&A e Due Diligence nelle PMI
Riduzione dei costi, Lean Management, progetti Six Sigma e Total Productive Maintenance
Ottimizzazione della Supply Chain
Innovazione e ingegnerizzazione di prodotto
Ottimizzazione della Gestione Finanziaria d’impresa
Implementazione del Sistema di Controllo di Gestione e riprogettazione del Sistema Informativo
Sviluppo della rete commerciale in mercati internazionali
Coaching per crescita manageriale e corsi di formazione di Operational Excellence
Modalità di erogazione
Consulenza a Progetto
Dopo una prima fase di analisi, insieme al cliente vengono definiti gli ambiti, gli obiettivi e l’orizzonte temporale dell’intervento.
Fractional Manager
I nostri consulenti possono ricoprire ruoli apicali con una cadenza che va da due giorni alla settimana fino ad un giorno al mese. La responsabilità dei risultati è in capo al consulente come per un dipendente a tempo indeterminato.
Questa modalità di erogazione dei servizi permette di minimizzare i costi per i clienti, focalizzando risorse esperte su attività a valore aggiunto e demandando ad una persona o una struttura a tempo pieno le attività routinarie.
La modalità Fractional Manager è da preferire per le PMI che necessitano risorse esperte e competenti ma che non possono permettersi manager di alto livello a tempo pieno.
Temporary Manager
In questo caso i nostri consulenti sono al 100% dedicati ad un cliente per un orizzonte di tempo limitato, con obiettivi precisi e deleghe precise.
Questa modalità di erogazione del servizio viene scelta quando si ha la necessità di interventi rapidi e mirati per un intervallo di tempo limitato.
Alcuni esempi sono: necessità di sostituire una persona in tempi rapidi; necessità di preparare l’azienda affinché venga venduta; affiancamento ad una persona giovane da formare che poi ricoprirà il ruolo in autonomia.
Ottimizzazione dei processi, sviluppo organizzativo e digitalizzazione
Per tale motivo i processi non risultano ottimizzati e la struttura organizzativa non è più coerente con le mutate esigenze del mercato. Come OpexSolutions colmiamo questa lacuna affiancandoci ai professionisti dell’impresa per portare la nostra competenza e concretezza.
Tramite partner consolidati, implementiamo MES aziendali e realizziamo “cruscotti” sia a livello direzionale che di linea gerarchica in modo da fornire le giuste informazioni ad ogni livello aziendale.
Gestione del cambiamento, dal passaggio generazionale alle crisi aziendali
Allo stesso modo crisi e ristrutturazioni possono essere meglio gestite tramite l’esperienza di chi si è già trovato direttamente in queste situazioni.
M&A e Due Diligenge nelle PMI
In OpexSolutions, grazie a una struttura snella e reattiva, gestiamo i processi di M&A interamente con risorse proprie, che hanno già realizzato operazioni di questo tipo. Inoltre, l’ampia conoscenza del settore manufatturiero ci permette di indirizzare le operazioni verso partner industriali creando valore aggiunto per entrambi. Infine, in caso di necessità di managerializzazione, forniamo il servizio di Temporary Manager per colmare le lacune e garantire il successo dell’operazione.
Riduzione dei costi, Lean Management, progetti Six Sigma e Total Productive Maintenance
Processi in linea con la domanda del cliente, ottimizzati per garantire la migliore on time delivery, minimizzare gli scarti e ridurre i fermi macchina permettono di avere alti valori di efficienza (OEE).
Ottimizzazione della Supply Chain
Infatti, le performance di un’organizzazione dipendendo fortemente dai propri fornitori, dai sistemi di trasporto, dalla gestione dei magazzini e dei partner distributori.
In OpexSolutions abbiamo realizzato supply chain in Italia, in Europa e nel mondo, in particolare nel Far East.
Innovazione e ingegnerizzazione di prodotto
Ottimizzazione della Gestione Finanziaria d’impresa
Opex Solutions è in grado di proporre strumenti adeguati per ovviare a queste situazioni, mettendo a disposizione risorse con pluriennale esperienza in questo delicato settore.
Implementazione del Sistema di Controllo di Gestione e riprogettazione del Sistema Informativo
Gestiamo progetti di sostituzione dell’ERP aziendale.
Implementiamo processi di contabilità analitica e verifica del margine per prodotto, area geografica, cliente.
Sviluppo della rete commerciale in mercati internazionali
Tramite il loro supporto garantiamo lo sviluppo commerciale verso la Germania.
Coaching per crescita manageriale e corsi di formazione di Operational Excellence
L’affiancamento ai vertici aziendali tramite approcci strutturati di Coaching permette di trasferire metodologie operative che si sono rivelate di successo in diversi contesti.
Consulenza Tradizionale
Dopo una prima fase di analisi, insieme al cliente vengono definiti gli ambiti, gli obiettivi e l’orizzonte temporale dell’intervento.
Fractional Manager
I nostri consulenti possono ricoprire ruoli apicali con una cadenza che va da due giorni alla settimana fino ad un giorno al mese. La responsabilità dei risultati è in capo al consulente come per un dipendente a tempo indeterminato.
Questa modalità di erogazione dei servizi permette di minimizzare i costi per i clienti, focalizzando risorse esperte su attività a valore aggiunto e demandando ad una persona o una struttura a tempo pieno le attività routinarie.
La modalità Fractional Manager è da preferire per le PMI che necessitano risorse esperte e competenti ma che non possono permettersi manager di alto livello a tempo pieno.
Temporary Manager
In questo caso i nostri consulenti sono al 100% dedicati ad un cliente per un orizzonte di tempo limitato, con obiettivi precisi e deleghe precise.
Questa modalità di erogazione del servizio viene scelta quando si ha la necessità di interventi rapidi e mirati per un intervallo di tempo limitato.
Alcuni esempi sono: necessità di sostituire una persona in tempi rapidi; necessità di preparare l’azienda affinché venga venduta; affiancamento ad una persona giovane da formare che poi ricoprirà il ruolo in autonomia.
Modalità di erogazione
La nostra esperienza
Abbiamo maturato esperienza presso vari contesti. Alcuni esempi:










Storie di Successo
Scopri i risultati del nostro approccio vincente.

Le fusioni e acquisizioni (M&A) tra piccole e medie imprese (PMI) richiedono l’affidamento a professionisti con una competenza specifica.
Da sottolineare che sia Sergio che Carolina Mazza che tutta la famiglia Colombo hanno posto come condizione per l’esecuzione dell’operazione la garanzia di continuità aziendale. Infatti, spesso gli imprenditori che hanno portato la propria impresa al successo grazie all’impegno dei propri collaboratori e al supporto del territorio in cui operano si sentono legati da un sentimento di riconoscenza degno di lode.
Il piano di sviluppo aziendale elaborato, basato sulla crescita nel lungo termine dell’azienda, rappresenta un ulteriore impegno per garantire la continuità e soddisfare dipendenti, clienti, fornitori e tutte le parti interessate.
E’ per noi motivo di orgoglio l’avere fatto parte del team di consulenti che ha guidato le due aziende nel processo di fusione, assistendole nel superamento delle difficoltà e delle sfide che si sono presentate lungo il percorso. Abbiamo collaborato strettamente con i titolari delle due aziende, aiutandoli a definire gli obiettivi della fusione e a pianificare le attività necessarie per raggiungerli.
In particolare, abbiamo svolto un ruolo chiave nella definizione della struttura dell’operazione, assistendo le due aziende nell’accordo sulle modalità di integrazione delle attività. Sono state valutate le sinergie individuando le aree in cui la fusione avrebbe generato integrazione orizzontale e cross selling rafforzando così le partnership con i clienti con conseguente aumento del fatturato e della redditività complessiva. L’esperienza maturata nel campo delle fusioni e acquisizioni ha contribuito a gestire con successo le complessità dell’operazione, garantendo un completamento efficiente e senza intoppi della fusione.
Nell’ambito di questa operazione, la chiave del successo è stata la capacità di instaurare un rapporto di fiducia con entrambe le parti coinvolte, utilizzando il linguaggio concreto dell’imprenditore e comprendendo i loro autentici desideri, che vanno oltre la semplice valorizzazione economica dell’azienda.
Il supporto di Federico Rossi (che desideriamo ringraziare!) ha permesso di garantire che tutti gli aspetti legali e fiscali fossero adeguatamente gestiti.
La consolidata collaborazione con Agostino Melzi di Rimeca, profondo conoscitore delle realtà familiari imprenditoriali, ha permesso di unire lo spessore umano alla elevata professionalità tecnica.
Desidero infine esprimere un ringraziamento particolare alla famiglia Mazza e alla famiglia Colombo per la fiducia accordatami e augurar loro un futuro ricco di soddisfazioni e successi.
Ho conosciuto alcuni membri del team Opex Solutions durante l’esperienza in Technoprobe e da subito ho capito il loro spessore umano e professionale. Grande conoscitori di processi aziendali, amanti del Lean Thinking e soprattutto persone molto empatica con la quali è tuttora un piacere confrontarsi. Modo di fare sempre positivo, onesto e sincero. Grandi competenze messe a disposizione sempre con il giusto approccio. Dei professionisti esemplari.
Opex Solutions è il consulente adeguato alle esigenze di aziende manifatturiere PMI e di media dimensione che desiderano avere al proprio fianco dei professionisti che li accompagnino nel complesso percorso organizzativo volto alla crescita del proprio posizionamento sul mercato di riferimento. Ho avuto il privilegio di conoscere le realtà in cui ha operato da manager operativo. Mi ha impressionato come abbiano messo a punto l’assetto funzionale dell’organizzazione produttiva e l’efficacia della supply chain a supporto.
Congratulazioni per il nostro anniversario lavorativo di collaborazione.
Ed un sincero “danke” perché grazie alla vostra professionalità e 30 anni di esperienza nell’ambito “operations” riusciamo a risolvere i veri pain points dei nostri clienti.
Siete dei Senior Consultant con una grande capacità di ascolto e una forte competenza spesa nell’anticipare ed assistere i bisogni dei nostri partner.
Apprezzo la vostra concretezza, non basata su business plan ipotetici ma sulla tua esperienza sul campo.
Ad un nuovo 2024 da percorrere insieme!
Partner
Un'azienda di successo e in salute: I nostri spunti
Quali sono le problematiche più frequenti che abbiamo riscontrato affiancando in questi anni aziende di ogni dimensione e settore produttivo? E quali sono i segreti di cui tenere conto per raggiungere il successo e accompagnare la propria azienda nella crescita? Oppure come gestire con cognizione di causa un momento delicato come il passaggio generazionale? Ecco per te il nostro contributo: cinque spunti di riflessione da tenere sempre presenti.
Da problemi in azienda a opportunità di miglioramento da cogliere
Certo, si potrebbe dire, bello sulla carta, ma difficile nella realtà: sì, anche perché spesso le aziende tendono a vedere i processi interni come montagne inamovibili, limiti con cui bisogna convivere e che in fin dei conti fanno parte del suo stesso dna. Ebbene, non è scritto da nessuna parte che le cose debbano stare per forza così, anzi: trovare il tempo e la giusta predisposizione per analizzare questi problemi può essere la chiave per trasformarli in opportunità.
Da questo punto di vista è sicuramente utile rivolgersi a consulenti specializzati e che abbiano una specifica esperienza alle spalle: in questo modo sarà infatti possibile confrontarsi non solo con un altro punto di vista, e per di più un punto di vista competente, ma anche con specialisti che hanno avuto modo di osservare e gestire in prima persona lo stesso processo in collaborazione con molte altre aziende.
Qual è il nostro consiglio? Semplice: prima di dare per scontato che un problema non possa essere risolto, o forse addirittura individuato, datevi la possibilità di affrontarlo.
Ottimizzazione dei processi come fondamento della crescita e del successo in azienda
Il primo consiglio non può che essere dunque quello di non lasciar sedimentare i problemi, non permettere che processi non ottimali, abitudini che portano a una dispersione di tempo, energie, materiali, procedure farraginose e ormai datate siano una zavorra alla crescita e al successo dell’azienda. Le realtà che, per motivi pur comprensibili, non seguono questa strada sono destinate prima o dopo a soccombere a quelle che invece hanno prestato attenzione all’ottimizzazione dei processi, potendosi così permettere anche maggiore flessibilità, riduzione dei costi e margini più consistenti.
Tutti i processi aziendali vanno ottimizzati tenendo conto di tre approcci fondamentali: analisi dei colli di bottiglia, riduzione degli sprechi, stabilità di processo. Per spreco si intende tutto ciò che genera un costo per l’azienda e non genera un valore per il cliente finale.
Con stabilità si intende invece la capacità di ridurre al minimo la variabilità di processo, garantendo così un output sempre uguale sia a livello qualitativo sia in termini quantitativi: in questo modo possiamo porci come partner affidabili per i nostri clienti, che sanno di poter contare su un prodotto con caratteristiche costanti, ma anche avere un controllo maggiore sulla capacità produttiva degli impianti.
Anche gestire in modo consapevole i sovraccarichi è un elemento fondamentale di una gestione aziendale ottimale, che eviti di mettere in crisi i processi interni.
Come gestire questi aspetti? Grazie a tecniche precise che vadano a implementare in modo scientifico e metodico strumenti in grado di garantire risultati in termini di costo, qualità, puntualità delle consegne, innovazione di prodotto. In altre parole, raggiungendo l’Operational Excellence.
Fare ricorso a risorse competenti è un valore aggiunto
Se potessimo leggere nella mente degli imprenditori, potremmo dire senza timore di sbagliarci che in più d’una troveremmo la convinzione che rivolgersi a consulenti e risorse competenti sia un costo non produttivo per l’azienda. Potremmo dire molte cose per confutare questa idea, ma come spesso accade nulla parla meglio dei fatti e, se dovessimo dare un consiglio in questo senso, sarebbe proprio quello di chiedere ai vostri consulenti dei dati, delle esperienze pregresse che ne testimonino capacità ed esperienza.
Nel nostro caso, possiamo dire che negli ultimi due anni abbiamo realizzato 112 interventi in 13 diversi settori industriali e che i progetti hanno contribuito a portare un incremento medio del valore assoluto dell’EBITDA pari al 58% YoY (dati a fine dicembre 2023). Insomma, numeri di cui andiamo fieri e che ci piace condividere con i nostri clienti.
Ma da cosa dipendono questi risultati? Il vero valore degli interventi realizzati sta nella crescita culturale delle aziende. L’imprenditore infatti spesso conosce come nessun altro il suo prodotto, le caratteristiche, i pregi e i difetti, le differenze rispetto alle proposte dei competitor e così via. Ma cambiare il processo, modificare la cultura aziendale è un percorso completamente diverso, che richiede conoscenze, esperienza e approcci che spesso non rientrano nelle sue competenze.
Nel momento in cui vi rivolgete a un consulente quello che dovrete aspettarvi è la messa a punto e l’apprendimento a diversi livelli dell’azienda di nuovi metodi che daranno non solo un vantaggio immediato, ma che diventeranno garanzia di ulteriori miglioramenti che porteranno risultati negli anni a venire.
Passaggio generazionale: o si gestisce o si subisce
Il primo consiglio è dunque proprio questo: preparare per tempo il terreno. Una questione così delicata non può e non deve essere improvvisata, perché le conseguenze potrebbero essere negative a più livelli sia aziendali sia personali, poiché spesso il timone aziendale viene passato all’interno della famiglia. Gli anni che precedono il ritiro dalle scene del fondatore o comunque della guida in carica devono essere dedicati a strutturare l’azienda perché possa affrontare questa transizione senza scossoni, passando senza soluzione di continuità da una gestione all’altra. In questo modo i cambiamenti – perché è inevitabile, di cambiamenti ce ne saranno – verranno implementati in modo graduale, facendo sì che sia la dirigenza sia tutta la struttura aziendale possano abituarsi alla nuova guida.
Si tratta senza dubbio di un approccio costruttivo, ma spesso attuabile in questi termini solo sulla carta, mentre nella realtà porta spesso a riscontrare molte più criticità. Sono diversi i motivi per cui spesso il passaggio generazionale è particolarmente complesso: di norma comporta un cambiamento dello stile di leadership, non di rado la vecchia guardia non conosce né comprende altre metodologie di gestione aziendale e ritiene la propria come l’unica produttiva, mentre dall’altra parte chi deve subentrare non ha né l’esperienza né il vissuto del leader precedente o vuole apportare cambiamenti troppo radicali che rischierebbero di far scricchiolare la struttura aziendale.
Non è raro che le differenze siano così inconciliabili da convincere i titolari a credere che il passaggio generazionale non sia proprio possibile: una situazione difficile non solo – come è intuibile – per l’azienda, ma anche per i rapporti tra le persone coinvolte, di norma familiari. Capita più spesso di quanto si potrebbe pensare che si giunga addirittura alle vie legali, con un impatto anche insanabile sulle vite private.
Dunque cosa fare? Preparare il terreno per tempo rivolgendosi a consulenti specializzati. Affrontare il problema in modo proattivo, senza limitarsi a rimandarlo fino a quando il tempo a disposizione finisce, consente di gestire ogni fase in modo ragionato e senza creare malumori.
Ricorrere a un consulente esterno presenta infatti diversi vantaggi:
- può mettere la propria esperienza pregressa al servizio dell’azienda, avendo la consapevolezza dei meccanismi che si innescano e di come gestirli,
- aiuta le parti coinvolte a trovare una via equilibrata e collaborativa per gestire il cambiamento superando le diverse posizioni personali,
- grazie al maggiore distacco emotivo può vedere e analizzare i diversi aspetti in modo oggettivo e aiutare a concretizzare i cambiamenti a vantaggio di tutti gli attori coinvolti.
Da un uomo solo al comando, all'azienda managerializzata: ragioni e casi di successo
Le imprese italiane si basano spesso sulle capacità, competenze e genialità della persona al comando: se al fondatore o a chi ha preso in mano le redini dell’azienda in seguito vanno sicuramente riconosciute queste doti, è utile sottolineare come nessuna impresa possa resistere per sempre su fondamenta così fragili. L’unico modo per garantire la sopravvivenza di un’impresa negli anni, o quantomeno per agevolarla, e per avviarla a un successo che possa sopravvivere alle singole persone è quello di dotarla di una struttura in grado di gestirsi in autonomia. Quante volte abbiamo visto aziende in forte difficoltà per l’assenza, anche temporanea, del titolare? Questo non accade in una realtà opportunamente managerializzata.
Un’azienda managerializzata:
- è più solida di fronte agli scossoni e ai cambiamenti del mercato,
- presenta una maggiore resilienza anche in fase di crisi,
- è meno esposta a decisioni basate sull’intuito del leaer che, anche se fino ad ora possono aver funzionato, non è detto che funzionino sempre,
- è più appetibile per eventuali compratori, poiché difficilmente viene accettato il rischio di acquistare imprese con il proverbiale “uomo (o donna) solo al comando”.
Un paio di casi esplicativi: impresa comasca, dopo anni di fatturato oscillante tra i 10 e i 12 M€, (EBITDA medio 9%). L’azienda passa di mano, viene managerializzata e arriva dopo qualche anno a fatturare 45M€ con un EBITDA del 14%. Significative le parole dell’imprenditore che ha affermato: “Se avessi saputo che i manager erano così bravi, non avrei venduto”. Perché quesi manager, seppur così bravi (il che è una condizione necessaria) non hanno mostrato prima le loro capacità? Perché occorre lasciarli lavorare e pretendere che lavorino in modo metodico e strutturato. Solo così possono arrivare i risultati.
Seconda case history: azienda sita a Nord di Milano, dopo la managerializzazione ha raddoppiato il fatturato nel giro di due anni ottenendo un aumento del 82% di EBITDA già nel primo anno. Le metodologie introdotte sono utilizzate ancora oggi, a riprova del fatto che i cambiamenti apportati sono diventati patrimonio della cultura aziendale.
Un'azienda di successo e in salute: I nostri spunti
Quali sono le problematiche più frequenti che abbiamo riscontrato affiancando in questi anni aziende di ogni dimensione e settore produttivo? E quali sono i segreti di cui tenere conto per raggiungere il successo e accompagnare la propria azienda nella crescita? Oppure come gestire con cognizione di causa un momento delicato come il passaggio generazionale? Ecco per te il nostro contributo: cinque spunti di riflessione da tenere sempre presenti.
Da problemi in azienda a opportunità di miglioramento da cogliere
Cosa fa la differenza tra un’azienda di successo e una che si limita a sopravvivere? Spesso è la propensione all’analisi a giocare un ruolo determinante: in diversi anni di attività abbiamo infatti notato che le aziende di successo hanno la grande capacità di riconoscere, affrontare e soprattutto risolvere problematiche che rappresentavano un freno alla crescita e alla produttività.
Certo, si potrebbe dire, bello sulla carta, ma difficile nella realtà: sì, anche perché spesso le aziende tendono a vedere i processi interni come montagne inamovibili, limiti con cui bisogna convivere e che in fin dei conti fanno parte del suo stesso dna. Ebbene, non è scritto da nessuna parte che le cose debbano stare per forza così, anzi: trovare il tempo e la giusta predisposizione per analizzare questi problemi può essere la chiave per trasformarli in opportunità.
Da questo punto di vista è sicuramente utile rivolgersi a consulenti specializzati e che abbiano una specifica esperienza alle spalle: in questo modo sarà infatti possibile confrontarsi non solo con un altro punto di vista, e per di più un punto di vista competente, ma anche con specialisti che hanno avuto modo di osservare e gestire in prima persona lo stesso processo in collaborazione con molte altre aziende.
Qual è il nostro consiglio? Semplice: prima di dare per scontato che un problema non possa essere risolto, o forse addirittura individuato, datevi la possibilità di affrontarlo.
Ottimizzazione dei processi come fondamento della crescita e del successo in azienda
Prese nella giostra senza fine degli impegni quotidiani, sono molte le aziende che non si soffermano a pensare ai propri processi: eppure è questo il primo passo per puntare alla Operational Excellence. Di fronte ai problemi impellenti legati alla produzione e alla gestione di clienti e commesse, a molti imprenditori sembra quasi una perdita di tempo fermarsi un attimo e guardarsi dentro.
Il primo consiglio non può che essere dunque quello di non lasciar sedimentare i problemi, non permettere che processi non ottimali, abitudini che portano a una dispersione di tempo, energie, materiali, procedure farraginose e ormai datate siano una zavorra alla crescita e al successo dell’azienda. Le realtà che, per motivi pur comprensibili, non seguono questa strada sono destinate prima o dopo a soccombere a quelle che invece hanno prestato attenzione all’ottimizzazione dei processi, potendosi così permettere anche maggiore flessibilità, riduzione dei costi e margini più consistenti.
Tutti i processi aziendali vanno ottimizzati tenendo conto di tre approcci fondamentali: analisi dei colli di bottiglia, riduzione degli sprechi, stabilità di processo. Per spreco si intende tutto ciò che genera un costo per l’azienda e non genera un valore per il cliente finale.
Con stabilità si intende invece la capacità di ridurre al minimo la variabilità di processo, garantendo così un output sempre uguale sia a livello qualitativo sia in termini quantitativi: in questo modo possiamo porci come partner affidabili per i nostri clienti, che sanno di poter contare su un prodotto con caratteristiche costanti, ma anche avere un controllo maggiore sulla capacità produttiva degli impianti.
Anche gestire in modo consapevole i sovraccarichi è un elemento fondamentale di una gestione aziendale ottimale, che eviti di mettere in crisi i processi interni.
Come gestire questi aspetti? Grazie a tecniche precise che vadano a implementare in modo scientifico e metodico strumenti in grado di garantire risultati in termini di costo, qualità, puntualità delle consegne, innovazione di prodotto. In altre parole, raggiungendo l’Operational Excellence.
Fare ricorso a risorse competenti è un valore aggiunto
Se potessimo leggere nella mente degli imprenditori, potremmo dire senza timore di sbagliarci che in più d’una troveremmo la convinzione che rivolgersi a consulenti e risorse competenti sia un costo non produttivo per l’azienda.
Nel nostro caso, possiamo dire che negli ultimi due anni abbiamo realizzato 112 interventi in 13 diversi settori industriali e che i progetti hanno contribuito a portare un incremento medio del valore assoluto dell’EBITDA pari al 58% YoY (dati a fine dicembre 2023). Insomma, numeri di cui andiamo fieri e che ci piace condividere con i nostri clienti.
Ma da cosa dipendono questi risultati? Il vero valore degli interventi realizzati sta nella crescita culturale delle aziende. L’imprenditore infatti spesso conosce come nessun altro il suo prodotto, le caratteristiche, i pregi e i difetti, le differenze rispetto alle proposte dei competitor e così via. Ma cambiare il processo, modificare la cultura aziendale è un percorso completamente diverso, che richiede conoscenze, esperienza e approcci che spesso non rientrano nelle sue competenze.
Nel momento in cui vi rivolgete a un consulente quello che dovrete aspettarvi è la messa a punto e l’apprendimento a diversi livelli dell’azienda di nuovi metodi che daranno non solo un vantaggio immediato, ma che diventeranno garanzia di ulteriori miglioramenti che porteranno risultati negli anni a venire.
Passaggio generazionale: o si gestisce o si subisce
Le specificità delle imprese e degli imprenditori italiani sono tali per cui è necessario un approccio gestionale particolare e cucito su misura: si tratta di caratteristiche che, sebbene evidenti nel bene e nel male in diversi aspetti della gestione aziendale, diventano determinanti in un momento delicato come quello del passaggio generazionale. È infatti qui che i proverbiali nodi spesso vengono al pettine, soprattutto perché le aziende vi arrivano senza l’adeguata preparazione.
Il primo consiglio è dunque proprio questo: preparare per tempo il terreno. Una questione così delicata non può e non deve essere improvvisata, perché le conseguenze potrebbero essere negative a più livelli sia aziendali sia personali, poiché spesso il timone aziendale viene passato all’interno della famiglia. Gli anni che precedono il ritiro dalle scene del fondatore o comunque della guida in carica devono essere dedicati a strutturare l’azienda perché possa affrontare questa transizione senza scossoni, passando senza soluzione di continuità da una gestione all’altra. In questo modo i cambiamenti – perché è inevitabile, di cambiamenti ce ne saranno – verranno implementati in modo graduale, facendo sì che sia la dirigenza sia tutta la struttura aziendale possano abituarsi alla nuova guida.
Si tratta senza dubbio di un approccio costruttivo, ma spesso attuabile in questi termini solo sulla carta, mentre nella realtà porta spesso a riscontrare molte più criticità. Sono diversi i motivi per cui spesso il passaggio generazionale è particolarmente complesso: di norma comporta un cambiamento dello stile di leadership, non di rado la vecchia guardia non conosce né comprende altre metodologie di gestione aziendale e ritiene la propria come l’unica produttiva, mentre dall’altra parte chi deve subentrare non ha né l’esperienza né il vissuto del leader precedente o vuole apportare cambiamenti troppo radicali che rischierebbero di far scricchiolare la struttura aziendale.
Non è raro che le differenze siano così inconciliabili da convincere i titolari a credere che il passaggio generazionale non sia proprio possibile: una situazione difficile non solo – come è intuibile – per l’azienda, ma anche per i rapporti tra le persone coinvolte, di norma familiari. Capita più spesso di quanto si potrebbe pensare che si giunga addirittura alle vie legali, con un impatto anche insanabile sulle vite private.
Dunque cosa fare? Preparare il terreno per tempo rivolgendosi a consulenti specializzati. Affrontare il problema in modo proattivo, senza limitarsi a rimandarlo fino a quando il tempo a disposizione finisce, consente di gestire ogni fase in modo ragionato e senza creare malumori.
Ricorrere a un consulente esterno presenta infatti diversi vantaggi:
- può mettere la propria esperienza pregressa al servizio dell’azienda, avendo la consapevolezza dei meccanismi che si innescano e di come gestirli,
- aiuta le parti coinvolte a trovare una via equilibrata e collaborativa per gestire il cambiamento superando le diverse posizioni personali,
- grazie al maggiore distacco emotivo può vedere e analizzare i diversi aspetti in modo oggettivo e aiutare a concretizzare i cambiamenti a vantaggio di tutti gli attori coinvolti.
Da un uomo solo al comando, all'azienda managerializzata: ragioni e casi di successo
Le imprese italiane si basano spesso sulle capacità, competenze e genialità della persona al comando: se al fondatore o a chi ha preso in mano le redini dell’azienda in seguito vanno sicuramente riconosciute queste doti, è utile sottolineare come nessuna impresa possa resistere per sempre su fondamenta così fragili.
L’unico modo per garantire la sopravvivenza di un’impresa negli anni, o quantomeno per agevolarla, e per avviarla a un successo che possa sopravvivere alle singole persone è quello di dotarla di una struttura in grado di gestirsi in autonomia. Quante volte abbiamo visto aziende in forte difficoltà per l’assenza, anche temporanea, del titolare? Questo non accade in una realtà opportunamente managerializzata.
Un’azienda managerializzata:
- è più solida di fronte agli scossoni e ai cambiamenti del mercato,
- presenta una maggiore resilienza anche in fase di crisi,
- è meno esposta a decisioni basate sull’intuito del leaer che, anche se fino ad ora possono aver funzionato, non è detto che funzionino sempre,
- è più appetibile per eventuali compratori, poiché difficilmente viene accettato il rischio di acquistare imprese con il proverbiale “uomo (o donna) solo al comando”.
Un paio di casi esplicativi: impresa comasca, dopo anni di fatturato oscillante tra i 10 e i 12 M€, (EBITDA medio 9%). L’azienda passa di mano, viene managerializzata e arriva dopo qualche anno a fatturare 45M€ con un EBITDA del 14%. Significative le parole dell’imprenditore che ha affermato: “Se avessi saputo che i manager erano così bravi, non avrei venduto”. Perché quesi manager, seppur così bravi (il che è una condizione necessaria) non hanno mostrato prima le loro capacità? Perché occorre lasciarli lavorare e pretendere che lavorino in modo metodico e strutturato. Solo così possono arrivare i risultati.
Seconda case history: azienda sita a Nord di Milano, dopo la managerializzazione ha raddoppiato il fatturato nel giro di due anni ottenendo un aumento del 82% di EBITDA già nel primo anno. Le metodologie introdotte sono utilizzate ancora oggi, a riprova del fatto che i cambiamenti apportati sono diventati patrimonio della cultura aziendale.